Siena e Chianti – Piccoli scrigni di arte e gusto

by

Innamorata persa del Chianti (vi ricordate l’articolo su Colle di Val d’Elsa), ho deciso, insieme al mio Lollo, di trascorrere un weekend di relax in questa bassa area della Toscana, nella più profonda maremma. Qui il rispetto per la natura e il suo equilibrio, sono di casa. Superato il Lazio, già si intravedono sterminati chilometri di campagna, scrupolosamente curata, dove, di tanto in tanto, si avvista fauna di ogni genere.

Questa volta abbiamo fatto tappa ad Asciano, piccola località a sud-est di Siena, dal cui centro dista esattamente 15 minuti di auto.

La struttura che ci ha ospitati è un Castello di origine medievale, il Relais Castello di Leonina, arroccato su una piccola collinetta, tra altre decine della maremma toscana.

Tre giorni ricchi, tra massaggi rilassanti, passeggiate lunghissime, visite culturali e buon cibo. Beh, la cucina toscana è tra le migliori in Italia.

E allora ecco che arriva la mia personalissima lista di cose fare, dove mangiare e cosa visitare ad Asciano e a Siena, dove abbiamo fatto tappa.

Siena – Cultura e buon cibo

Tappa obbligata è Siena, piccola piccola, la si riesce a visitare tutta in 2 giorni al massimo.

Se siete in auto, parcheggiatela zona stadio: passando per Piazza Matteotti, saranno circa 400 m a piedi. Lungo la strada incontrerete la celebre pasticceria Nannini, dove sarete obbligati ad acquistare buonissimi Ricciarelli. Camminate ancora, troverete davanti a voi Piazza del Campo, dove si svolge il famoso Palio, sovrastata dalla Torre del Mangia (sapete che si chiama così perché il suo primo custode era uno a cui “piaceva godersi la vita”?) e dal Palazzo Pubblico, sede del Comune. La sala del Mappamondo, con la Maestà di Simone Martini, vi stupirà. Finita la visita, sedetevi a terra in piazza e gustate la vostra colazione al sacco. Vi consiglio di acquistarla alla pizzicheria De Miccoli. Io ho mangiato un panino “così”, farcito di una spessa fetta di mortadella della casa e di pecorino fresco. Una bomba calorica che mi ha dato l’energia per tutta la giornata. Nel pomeriggio, non potete farvi mancare una visita in Duomo e al Museo dell’Opera che occupa quella che sarebbe dovuta diventare la navata della più grande Cattedrale progettata e andata in fumo con la peste del 1348. Qui potrete ammirare la Maestà di Duccio di Buoninsegna, la sua vetrata istoriata (la prima della storia) e la Natività della Vergine di Pietro Lorenzetti oltre a tantissimi dipinti e sculture di scuola senese. Una su tutte, all’interno del Duomo, il pulpito di Nicola Pisano: capolavoro indiscusso di scultura medievale. La facciata della Cattedrale, con gli archi strombati scolpiti e le cuspidi e l’intero, così maestoso e imponente, vi lasceranno senza fiato, così come la libreria Piccolomini, il Battistero e la Cripta. Visitate tutto, non ve ne pentirete.

Lungo le vie della città, lasciatevi catturare dai tanti portoni di legno, dalle architetture originali e dagli angoli colorati di questo splendido borgo. Il corso è anche popolato da tantissimi negozietti, dove trascorrere il resto del pomeriggio.

A cena, prenotate un tavolo alla Taverna San Giuseppe (fatelo qualche giorno prima) e gustate una ottima ribollita, così come la tagliata di carne (servita su pietra ollare) e gli gnocchi al tartufo. Il tutto in un’antica grotta del 1100.

Una città che è una goduria, in tutti i sensi.

Asciano 

Asciano è il borgo dove abbiamo alloggiato. In realtà di tratta di un’ampia zona che comprende più frazioni. Spostarsi qui, soprattutto di sera, è davvero difficile per chi non è della zona. Le strade sono tenute bene ma sono sempre e comunque strade di campagna. Quindi occhio!, perché di notte potrete imbattervi in famigliole di cinghialotti che attraversano la strada. Ebbene si, ne ho visti 5 che, fugaci, passavano da un ciglio all’altro e per poco non scendevo a correre con loro!

Bando alle ciance. Ad Asciano potete ammirare l’abbazia di Monteoliveto, potrete fare lunghe passeggiate nella immensa campagna, potrete fare un giro nel piccolo borgo con la Chiesa principale ma, soprattutto potrete andare a mangiare alla Locanda Paradiso. Si tratta di una piccola osteria a conduzione familiare, con circa 15 posti a sedere, dove i pici sono fatti in casa, dove il sugo di cinghiale è qualcosa di meraviglioso e dove, appena ne hanno, vi servono “l’olio buono”, come lo chiamano loro, su tanti gustosi crostini. Da non perdere!

Ma soprattutto avrete la possibilità di alloggiare in uno dei tanti Relais che si trovano in zona. Il mio consiglio è quello di scegliere il Castello di Leonina, dove potrete anche “usufruire” della sapienza di Katia, la massaggiatrice più esperta che abbia mai conosciuto, che mi ha sbloccato il collo (mio eterno punto debole perché 10 ore davanti al pc non fanno per niente bene) in 60 minuti di trattamento. Provate e poi mi fate sapere!

Vi è piaciuta la mia guida? Allora CLICCATE QUI per fare un giro nella mia sezione VIAGGI e scoprire con me, piccoli angoli di mondo.

Se ti va, seguimi su INSTAGRAM, FACEBOOK, TWITTER

No Comments Yet.

What do you think?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *